martedì 22 marzo 2011

Susanna Stivali @ Alexander Platz

Era domenica sera, già tardi quando decidevo di andare ad ascoltare Susanna Stivali all'Alexander Platz. Alle spalle avevo una giornata di pieno relax, sport la mattina e un pranzo in riva al mare per festeggiare, in anticipo, la primavera.
Non è bastata la sgradevole accoglienza che solo lo storico Alexander Plax sa riservare ai suoi fruitori e neppure la somministrazione di una caipirinha incopatibile anche con la più squallida fiera di paese; non è bastata l'improbabile carta delle consumazioni o la vergognosa e banale giustificazione: "il POS non prende" (come se nel 2011 ancora ci dovessimo credere!!!) ...tutto questo non è bastato a farmi passare il desiderio e la curiosità di avvicinarmi a questo nuovo progetto musicale.
Ero in buona compagnia e ben disposto all'ascolto di una voce a me già nota. L'avevo infatti ascoltata in altre occasioni, su progetti diversi, in quartetto, mai da sola, ed ero davvero curioso. Mi ha accolto con un sorriso, prima del concerto, uno scambio di battute al volo che lasciano trasparire il calore di chi affronta la sua serata con profonda serenità. Pochi minuti per prepararsi e finalmente Susanna Stivali, meravigliosamente accompagnata al pianoforte, ci porta nel suo mondo vocale fatto di melodie e ska, di voce che rincorre le note tra note che rincorrono la voce. Dai giochi vocali del "Tango del se" ad una versione contratta di "Theme from New York, New York" dove la voce, dotata di straordinaria estensione specie verso il basso, si fonde con le particolari ed inconfondibili sonorità del piano fender; dalle dolci parole di "Accarezzami amore" (testo di Alda Merini) all'intrigante versione di "Nina, Si voi dormite" di Gabriella Ferri, in un continuo susseguirsi di brani e di giochi, Susanna Stivali ti porta a passeggio tra le note, ti illustra il suo mondo, ride, gioca, canta, improvvisa e scherza con tutto quello che conosce della musica e delle note, complice il suo effetto con il quale crea ed improvvisa svelando un nuovo mondo pieno di voci.
E' brava Susanna Stivali, consapevole delle sue grandi capacità ma semplice nel suo modo di presentarle, non espone il suo stile, ma ti prende per mano, ti accompagna cantando ogni nota nel suo stile creativo e costruendo il precorso da seguire insieme.
C'è anche molta sana ambizione, la voglia di scardinare i modelli standard, c'è innovazione e tradizione, ricerca di nuove assonanze e dissonanze, quel distonico che rimane nell'orecchio e, appena finito, ne vorresti ancora. Il progetto che ha presentato prevede la partecipazione di cinque diversi pianisti in altrettante serate, tutte da ascoltare.
Piace davvero questa Susanna che, "Sospesa", "...sa dirci come respira prima di cantare". Da non perdere!

1 commento:

  1. Che c'entra la critica al locale quando vai ad ascoltare Jazz! Hai ragione il comportamento è indegno e, se è vero quello che dici, sono davvero dei buffoni (oltre che degli evasori fiscali), però il concerto deve essere stato bello, da come lo racconti e questo basta!
    A questo serve la musica, a farci vivere e sentire delle emozioni. Grazie per la tua recensione, la andrò a sentire appena possibile.
    Max

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