domenica 19 febbraio 2012

Elisabetta Serio 4tet @ 28DiVino


Giulio Martino: sax
Giacomo Pedicini: contrabbasso
Leonardo de Lorenzo: batteria
Elisabetta Serio: pianoforte

ospiti
Giulia La Rosa
Maria Sole Gallevi


Il 28DiVino è ormai garanzia di qualità quindi affacciandosi alla porta del locale le attese sono già molto alte, il pubblico è sempre più esigente e sempre più preparato quando si avvicina a progetti speciali come questo. Elisabetta Serio presenta alcuni nuovi brani del suo primo CD: "April" di prossima uscita. Conosco bene Elisabetta, conosco il suo tocco, l'improbabile diteggiatura, il gusto del fraseggio... so bene a quale pioggia di note ci stiamo per esporre
Prima di iniziare le chiedo di parlarmi dei suoi pezzi, per poter ascoltare riconoscendo dentro le note le stesse emozioni che l'artista ha voluto trasmettere. Mi risponde con una parola: "Vita!" Tutto quello che c'è nel quotidiano, le persone che incontri e quelle che non incontri, quello che ti succede, le emozioni la gioia, la stanchezza, la corsa, le parole che dici e quelle che ascolti: la vita nella semplicità di ciò che sei ogni giorno.
In una parola mi ha detto molto di più dei "fili rossi" delle cartelle stampa! Intanto il concerto è iniziato, le note non tardano a rincorrersi, Elisabetta, nascosta dai suoi folti capelli chiude gli occhi per trascinarci tutti, ma proprio tutti, nel suo sogno di "vita". Il gruppo è molto unito, immediatamente salta agli occhi la complicità tra pianoforte e batteria, Leonardo de Lorenzo alterna spazzole, retrospazzole e bacchette sempre con l'occhio teso ad ogni minimo cenno di Elisabetta che lo guida con l'amore di una sorella maggiore. Leonardo, scampato allo spiffero killer, propone un suono fantasioso e una ritmica non banale eseguita con composta sapienza e profonda passione. Al sax, Giulio Martino inizia la serata con il sax tenore, che alternerà con il soprano durante tutto il concerto, è un musicista maturo e di grande esperienza che sa unire stili diversi senza cadere in faziosismi da prima donna. Il sax regala centinaia di note, a volte difficili da seguire tutte per il nostro orecchio poco allenato. Giulio Martino è un musicista consapevole, bravissimo nella tecnica, umile nella personalità che si è espresso in una serata fatta di note, di giochi, di sperimentazioni e di ricerca con grande livello e grande qualità.
A completare la qualità del quartetto è la presenza del contrabbasso di Giacomo Pedicini, la sua ritmica incessante, la capacità di dare ritmo anche con le note mancanti e questo è un segnale di grande intimità con lo strumento e con la musica che suona. A noi piace molto!
Infine Elisabetta Serio, le sue composizioni, l'input sulla "vita" che ci aveva lanciato prima di iniziare, qualche cover interpretata a suo modo tutto concorre a rendere magnifica questa serata. Elisabetta è una delle rivelazioni più importanti degli ultimi anni, è uno di quei pianisti che hanno un tocco che si riconosce subito, è un modo di interpretare la musica, di sentirla e di esprimerla fino a farla sentire diversa.
La serata, dopo due ore volate via, si conclude con un fuori programma: Giulia La Rosa e Maria Sole Gallevi, ospiti in sala, si uniscono per accompagnare con il loro stile inconfondibile l'ultimo brano che risveglia tutta l'Afrika che è in noi.
Nella musica di Elisabetta Serio c'è emozione impressionista, inquietudine moderna, ordine feng shui, rigore accademico, innocente fantasia …tutto questo e molto altro nelle note di una straordinaria pianista. Il disco prende il nome dall'omonimo brano "April" una composizione tutta da ascoltare per il piacere di sentirsi vivi.
Per questo noi lo vogliano subito!


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