lunedì 28 marzo 2011

KATIA RIZZO & RETRO' BAND @ CAFFè LATINO


Parlare di Katia Rizzo e della Retrò Band è un po' emozionante, ma sono certo che ne parlerò ancora perchè nella città è una delle Band che spiccano per freschezza ed energia. Ascoltarli suonare è piacevole. Katia, minuta nella sala, diventa un leone sul palco, affascina con i suoi sorrisi e con le sue movenze. Il locale, il Caffè Latino, non ha un'acustica invidiabile, e l'impianto, progettato per la discoteca, non ha lasciato spazio alle sonorità dal gusto "retrò" proposte dalla Band, ma la serata è stata frizzante e divertente. Il repertorio appartiene al nostro dna, canzoni sentite e risentite in mille modi diversi, Katia ci mette l'anima, le affronta non rileggendole ma rileggendosi. L'impressione è quella di un artista che non ha interesse nel portare un repertorio datato nei tempi moderni ma, al contrario, desidera portare i tempi moderni nel repertorio passato. Per questo, ascoltando attentamente, sparisce il contesto, sparisce il caos e anche la difficoltà imposta dall'impianto acustico. Tutto svanisce per dare spazio a quelle sensazioni di una vita che ricresce attraverso caramelle, parole, bambole e mille bolle blu. Sono veri artisti quelli che ti sanno far sognare con loro, che ti conducono nel loro spazio, ti accolgono nella loro musica. Per questo la Retrò Band ha una marcia in più, ha la capacità di fare centro con il suo repertorio semplice, ha energia da vendere, ha carattere e forza che viene fuori dal palco attraverso i loro sorrisi, tra gli sguardi di intesa, le scelte dei brani e la ricerca delle note sulla tastiera.
Una certezza Luciano Zanoni alla tastiera, anche se l'impianto del locale non ha premiato l'uso del pedale, sono spiccati grandi spunti di jazz, di funky e fraseggi di classe; Nicola Casali (special guest) dal tocco importante di milleriana memoria, ha scelto per il suo basso un suono molto anni ottanta per il repertorio ma che non stonava affatto introducendo, con il suo stile, una spinta in più. Alla batteria Riziero Bixio, nascosto dietro il suo strumento lavora sodo senza soluzione di continuità, mi colpisce sempre l'espressione dei batteristi perchè sembra che stiano con la testa da un'altra parte, ma una cosa mi ha incuriosito in questo caso: la serena gioia di suonare e l'equilibrio tra "servizio" ed "espressione" ovvero la serenità con cui porre lo strumento al servizio del gruppo diviene espressione della propria arte.
Infine Katia Rizzo, indiscussa star della serata, retrò nel canto, nel vestito nelle smorfie e nello smalto (che quasi le stavo per rovinare). Katia ha sposato in tutto e per tutto questo suo progetto musicale, e si esprime pienamente in esso. La sua voce fluttua tra i toni diversi senza mai imitare gli autori ma mescolando ad ogni brano parte della sua personalità. E' il vero motore della Band e si percepisce subito, ha carisma, ha fascino, ha una grande capacità di comunicazione, sa trascinarti e farti divertire il tutto con una disarmante semplicità. Apprezzabili infine le coreografie di Marica Galli ed i cori (nascosti) di Agnese Valle.
Da vedere sempre!

Nessun commento:

Posta un commento