martedì 29 novembre 2011

Patrizio Maria @ Sir Daniel

Sottovoce è la rassegna proposta dal SirDaniel, un piccolo pub nascosto ma molto frequentato. L'iniziativa è geniale e la musica viene fuori da sola. Sottovoce è un'iniziatica unplugged dove voce e strumenti sussurrano il loro suono garantendo un impatto zero con il vicinato, ma soprattutto grande qualità nelle esecuzioni. Così ascolto un inedito Patrizio Maria, armato solo di una chitarra acustica (muta). Fa tutto da solo proponendo la sua tradizionale allegria, i suoi colori esplosivi e sussurrando le sue canzoni dai testi mai banali. Un altro modo di ascoltare un artista che già è padrone indiscusso della scena romana, un modo diverso, più intimo e profondo. Non c'è amplificazione, non c'è il gruppo, non c'è il microfono: non ci sono filtri. Patrizio lo sa e si mette in gioco senza maschere. E' sempre grande.

Brasil Night @ l'Archivio 14

La voglia di Brasile che si dibatte tra saudagi e allegria spicca nella serata all'Archivio 14. La piccola Luna A. Whibbe canta, scherza e vibra fino a far perdere nel ritmo ognuno dei presenti. E' voglia di ballare, di lasciare che il corpo si esprima in ogni sua forma. Alle percussioni un tradizionale e quanto mai carico Flavio Vargas Dos Santos (flavinho) con tanta voglia di giocare e con il desiderio di presentare i suoi Os Batuqueiros (meravigliosi percussionisti freestyle incompatibili tuttavia con la signora del primo piano).

La semplicità, la gioia, la carica e i sorriso lasciano chiudere la giornata nel modo migliore, ed è quello che ci portiamo a casa da questa esperienza.

venerdì 4 novembre 2011

LA VOCE DELLA LUNA @ THE PLACE

La voce della Luna, omaggio ufficiale ad Alex Baroni.

Ci sono parti di un concerto che non si possono ascoltare con le orecchie, ci sono testi che non colpiscono solo per le loro parole, ci sono stacchi musicali che non si sentono solo per la particolare armonia. Tutto questo era racchiuso nella piccola sala del "The Place" la sera che ha presentato il suo progetto "La voce della luna". Chi ha avuto, come me, la fortuna di essere presente non ha assistito ad un concerto, non ha "consumato" uno spettacolo con il desiderio consumistico così fortemente instillato dall'era moderna. No, non era un concerto, non era una jam, non era una rassegna non un festival. Difficile da raccontare l'aria che si respirava nell'affollatissima sala dove tutti sembravano uniti, amici di sempre come i componenti di una stessa grande famiglia. Forse questo si respirava prima di tutto: l'indiscutibile potere della musica di travalicare ogni schema, di travolgere le rigidità, di comunicare al di sopra di qualsiasi modalità affidata alle parole.
Sul palco si sono alternati decine di artisti, ognuno in grado di regalare mille emozioni con la disarmante semplicità di chi non si esibisce per il consenso degli altri ma per il piacere di essere presente e di mettere la propria arte a disposizione di tutti.
La semplicità, la familiarità, l'umiltà unite ad una indiscussa bravura e professionalità hanno contribuito a rendere questa serata qualcosa di davvero magico. Non un concerto dunque, ma un'esperienza di vita per la quale si devono ringraziare tutti gli artisti e tutti i presenti che hanno saputo partecipare con un calore ed una semplicità davvero rari. Ognuno ha fatto la sua parte conservando un'intesa corale con tutto lo svolgimento della serata tale da rendere ogni passaggio sempre più emozionante. Ho visto trasparire dagli sguardi tutto l'affetto e l'amore per Alex, le voci emozionate, le note esitate anche dai musicisti più esperti, il desiderio di esprimersi, la voglia di giocare, la grinta, l'amarezza, la poesia, la curiosità, la forza, l'unione, tutto insieme non solo sul palco ma anche nell'angolo più remoto della sala. Tutto questo, nelle mille emozioni che lascia dentro, dimostra che la musica è ancora viva, che questa città ha un potenziale esplosivo in grado di coinvolgere e travolgere più di ogni grande artista commerciale. Vorrei ringraziarvi uno ad uno, vorrei dirvi guardandovi negli occhi quanto siete stati "grandi" e quanto avete saputo trasmettere. Ringrazio per tutti Alessandro Sanna che con il suo tam tam inconsapevolmente ha incrociato il mio percorso e mi ha regalato una delle serate più belle e più forti degli ultimi anni. Questa la magia, questo il mistero, questa la musica.


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