sabato 4 giugno 2011

JAZZ BLACK GROOVE TRIO @ Pentagrappolo Wine Bar

Giulia La Rosa: voce, percussioni

Elisabetta Serio: pianoforte

Patrizio Sacco: basso elettrico



Il Pentagrappolo è un rinomato wine bar della capitale fortemente voluto da qualcuno che di musica se ne intende ed ha cercato di favorire l'acustica in tutti i modi. Il risultato è uno dei migliori "wine bar" dove ascoltare musica posto in una via che a Roma evoca il jazz ad ogni passo.

La serata era calda, quando sono arrivato gli artisti stavano prendendo gli ultimi accordi per la scaletta, una sigaretta e poi via....

Inizia un nuovo viaggio tra le note di questo gruppo. Giulia La Rosa ed Elisabetta Serio le avevo già apprezzate in passato (vedi articolo al Good Cafè), per questo le aspettative erano alte. Avevo la forte curiosità di ascoltare Elisabetta Serio suonare un pianoforte vero: "sarà tutta un'altra cosa!" mi dicevo. Ed eccoli iniziare...


Giulia La Rosa è una cantante di grande esperienza e sa come attirare il pubblico, inizia lentamente con gli standard più semplici (un Summertime tanto per gradire) lavorati con la sua voce speciale, profonda nei bassi e roca al punto giusto. Inizia in punta di piedi di fronte ad un pubblico "assente" e distratto, ma Giulia chiude gli occhi e canta, la sua musica penetra ed il suo cuore danza. Danza a tal punto che quando li riapre tutta la sala è attenta e trascinata da questo sound, dal ritmo lento scandito dal basso. Giulia è semplice e trasmette serenità nella sua dimensione del canto, per questo mi piace ascoltarla dal vivo, per l'espressione profondamente serena e sorridente che assume e che rende il suo canto carismatico e meditativo.


Ma Giulia non è sola in questo progetto, ha sempre a fianco musicisti d'eccezione. Patrizio Sacco, per esempio, non avevo mai avuto l'occasione di ascoltarlo ed ho scoperto un grande musicista, puntuale e misurato. Estroso, mai eccessivo, Patrizio ha accompagnato ogni brano concedendosi, nei soli, fraseggi importanti. Accompagnamenti ritmica e contrappunto hanno dato nuova forza ai brani. Patrizio Sacco è un piacevole improvvisatore che sa bene come sottolineare, con il suo strumento, i diversi momenti ritmici: è il "gusto" che fa la differenza. Infine Elisabetta Serio, una pianista di cui ormai mi ritengo "artisticamente" innamorato. Avevo ragione, con un vero piano è tutta un'altra cosa!!! Le improbabili posizioni delle sue mani lasciano uscire dallo strumento suoni precisi, accordi profondi. Elisabetta entra nel pianoforte ed è un tutt'uno con lo strumento, questo poi diventa a volte percussivo, a volte melodico, armonico e ritmico, incarna ogni sensazione voglia essere trasmessa. Siamo di fronte ad un vero e proprio talento, siamo di fronte ad una magia rara di cui l'orecchio non è mai sazio. Elisabetta Serio completa il lavoro di Giulia La Rosa non solo accompagnandone le armonie, ma sostenendone le emozioni.


Ascoltare questo trio diventa un esperienza che ognuno dovrebbe avere la possibilità di vivere, non solo per la qualità della musica e per la genuinità dell'espressione artistica, ma soprattutto per la semplicità della comunicazione empatica che consente ad ogni brano di arrivare dritto al cuore.

A risentirvi presto!!!


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